Remote


IRENE FENARA  |  LUCIANO MAGGIORE  |  MATTIA PAJÈ  |  PAOLO BUFALINI

a cura di Condylura

9 novembre 2024 - 12 gennaio 2025


NUB Project Space
nubprojectspace.com



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Il mondo è diventato invisibile in modi radicalmente nuovi. Monitorato, quantificato, elaborato, attraversa reti che sfuggono alla nostra percezione e controllo. Remote si apre a una domanda: può una mostra essere all’oscuro di un’opera che la informa? Essere oggetto di un segreto, mantenuto tale al punto che il suo manifestarsi coincide con l’ingresso. Disegnare uno spazio latente, che risuona estraneo. Invitare eppure mantenersi a distanza. Specchiarsi in chi la interroga, senza mostrare mai il suo vero volto. Apparire di spalle, mentre rivolge il proprio sguardo altrove, a territori alieni. Svelare una natura terza, prodotta da occhi discreti.

Remote presenta lavori di Irene Fenara, Luciano Maggiore, Mattia Pajè e Paolo Bufalini. Sono artisti con cui Condylura ha iniziato a collaborare attraverso la propria serie editoriale, ma che condividono, nella diversità di pratiche e interessi, un’attenzione a fenomeni di opacità legati al presente. Il titolo gioca sull’ambiguità della parola tra italiano e inglese, con la volontà di evocare tanto immagini del remoto – spaziale e temporale, psicologico e metafisico – quanto l’azione a distanza – remote control – che umano e tecnologia esercitano a vicenda nella relazione quotidiana.


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INFO

Remote
a cura di Condylura
con Irene Fenara, Luciano Maggiore, Mattia Pajè, Paolo Bufalini


NUB Project Space
via Buonfanti 42, Pistoia

progetto grafico di Marco Casella (Visivo)
foto di Francesca Lenzi


09.11.2024 - 12.01.2025
opening sabato 9 Novembre - h 18:00
visitabile su appuntamento scrivendo a info@nubprojectspace.com


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OPERE IN MOSTRA

Irene Fenara, Supervision, 2023
stampa a getto d'inchiostro su carta baritata, 15x20 cm
stampa a getto d'inchiostro su carta baritata, 45x55 cm

Luciano Maggiore, pino, 2024
installazione live, sensori di movimento, speaker

Mattia Pajè, Heaven's Gate, 2024
mixed media

Mattia Pajè, Ragni, 2020
argento, installazione ambientale

Paolo Bufalini, Portrait of the mother as Rückenfigur, 2024
stampa a getto d'inchiostro su carta cotone, 120x60 cm

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Irene Fenara (Bologna, 1990) vive a Bologna. Il suo lavoro indaga il gesto che sta alla base di ogni operazione fotografica: il guardare. In particolare osserva, investiga e interpreta il modo in cui guardano le macchine. Sono centinaia gli sguardi meccanici davanti ai quali passiamo ogni giorno. Irene Fenara si focalizza sulle telecamere di sorveglianza. Dispositivi introdotti e diffusi per motivi di controllo e sicurezza, ovvero per proteggerci dagli altri, che innescano anche una serie di insicurezze. Le immagini che mostrano sono spesso poco chiare, sporcate da una serie di errori, come un ostacolo davanti all'obiettivo, una mancanza di risoluzione o un'evidente alterazione cromatica. Proprio come i nostri occhi, essi (ri)vedono e trasformano la realtà, catapultandoci in un universo alternativo e misterioso. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni pubbliche e private come Fondazione Prada Osservatorio (Milano 2016), MAMbo (Bologna 2018), Kunst Merano Arte (Merano 2019), MACRO (Roma 2021), Triennale (Milano 2021), Basel Social Club (Basel 2022), ICA (Milano 2022), MAXXI (Roma 2022), Palazzo Bentivoglio (Bologna 2023), Museion (Bolzano 2023) e MACTE (Termoli 2024).

Luciano Maggiore, musicista nato a Palermo e basato a Londra, parte da un paradigma elettro-acustico, di cui ha indagato le componenti performative, per affrontare la percezione dell'atto musicale in relazione ai fenomeni di oscurità che ne emergono. Grazie all’impiego di speaker, walkman, lettori cd, registratori a bobina, opera sui meccanismi di diffusione del suono utilizzando i vari media come ‘effetti’, tra ripetizione e resistenza, investendo i campi del comportamentismo, dei linguaggi animali non umani, della danza, e del folklore. Con Louie Rice ha dato vita a NO-PA/PA-ON, un progetto che si occupa di performare lavori basati su partiture, sia acustiche che amplificate. Ha pubblicato per Balloon & Needle, Boring Machines, Consumer Waste, edizioni luma, Hideous Replica, Kohlhaas, Palustre, Senufo editions, 1000Füssler, TakuRoku, Triscele Registrazioni, Tulip records, After Action Review e Xing. Dal 2004 al 2007 ha collaborato con Xing curando con Valerio Tricoli Desco Music, programma di musica elettronica ed elettroacustica a Raum, Bologna. E' tra i fondatori di Sant'Andrea degli amplificatori, organizzazione indipendente attiva a Bologna dal 2007 che si occupa di musiche di ricerca.

Mattia Pajè è nato a Melzo (MI) nel 1991. Il suo lavoro più recente si basa su una ricerca teorica e formale, guidata dall' interesse nell'analisi del discorso ufficiale sulla verità e nell'esplorazione di codificazioni non convenzionali della realtà e della storia. È particolarmente interessato a fenomeni come la post-verità e lo sviluppo di teorie non ufficiali come la pseudo-storia, la pseudo-scienza, la medicina alternativa e le teorie del complotto. Il suo corpo di lavori, esteso e diversificato, comprende opere scultoree, installative, multimediali e legate al disegno. Nel 2016 si occupa della direzione artistica di Localedue, realtà no-profit per l’arte contemporanea a Bologna. Nello stesso anno co-fonda l’artist-run space Gelateria Sogni di Ghiaccio, nel 2019 co-fonda la residenza Bagni d’Aria e dal 2018 è parte del collettivo nomadico Altalena. Il suo lavoro, sotto forma di progetti specifici, residenze, mostre personali e collettive, ha ricevuto l’attenzione di numerose istituzioni pubbliche e private. Nel 2020-21 è tra gli artisti selezionati per il progetto di residenza Nuovo Forno del Pane presso il museo MAMbo di Bologna. Nel 2024 è selezionato per la residenza Jan Van Eyck Academie 2025.

Paolo Bufalini (Roma, 1994) è un artista visivo di base a Bologna. La sua ricerca è caratterizzata da una marcata eterogeneità formale e mediale, che trova nell’indagine delle relazioni tra profondità psichiche, temporali e materiali il suo motivo primario. Il suo lavoro è stato esposto in spazi istituzionali e indipendenti in Italia e all’estero, tra cui: Palazzo Ducale, Genova; Biennale di Gubbio, c/o Palazzo Ducale, Gubbio; Museo di Palazzo Collicola, Spoleto; Marktstudio, Bologna; La Rada, Locarno; Gelateria Sogni di Ghiaccio, Bologna; Eataly Art House, Verona; Civitella Ranieri Foundation, Umbertide (PG); Dolomiti Contemporanee, c/o Castello di Andraz (BL); Fabbri-Schenker projects, Londra; Localedue, Bologna; MASSIMO, Milano; Raum, Bologna; Neverneverland, Amsterdam. Riconoscimenti e residenze recenti includono: SIAE – Per Chi Crea (2023); Carapelli for Art (2022); Premio acquisto Regione Emilia-Romagna (2020); Nuovo Forno del Pane (residenza), c/o MamBo, Bologna (2020).




Paolo Bufalini, Portrait of the mother as Rückenfigur, 2024

Paolo Bufalini, Portrait of the mother as Rückenfigur, 2024

Paolo Bufalini, Portrait of the mother as Rückenfigur, 2024

Exhibiton view


Mattia Pajè, Ragni, 2020



Exhibiton view

Mattia Pajè, Heaven's Gate, 2024

Mattia Pajè, Heaven's Gate, 2024 

Mattia Pajè, Heaven's Gate, 2024


Mattia Pajè, Ragni, 2020



Luciano Maggiore, pino, 2024


Remote exhibition view

Irene Fenara, Supervision, 2023


Irene Fenara, Supervision, 2023

Irene Fenara, Supervision, 2023

Irene Fenara, Supervision, 2023


Mattia Pajè, Ragni, 2020



Luciano Maggiore, pino, 2024


Luciano Maggiore, pino, 2024



Courtesy of the artists, Condylura, NUB Project Space
Ph. Francesca Lenzi






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